Armonia e Luce

Complesso di uffici SIMAR a San Stino di Livenza, VE

Il Progetto

San Stino di Livenza, VE
2021

All’inizio dei lavori, Antonio Candussio e Guido Guazzo si trovano di fronte a un complesso di uffici già avviato al piano inferiore e a uno superiore spoglio, pronto ad essere integralmente ripensato dai due. L’intento dei committenti – fam. Ciganotto - muoveva dalla volontà di trasmettere un’immagine aziendale di prestigio servendosi di materiali ricercati e di una nuova distribuzione.

Il risultato doveva essere un ambiente ampio, arioso e in grado di infondere ai propri collaboratori sensazioni di benessere e familiarità durante l’orario di lavoro. L’esigenza non era quindi solo estetica o pratica, ma muoveva da una consapevolezza più profonda: celebrare la costante crescita dell’attività attraverso un riconoscimento verso chi aveva fino ad allora prestato il proprio servizio in azienda.

Il progetto finale doveva quindi armonizzare tra loro necessità operative – a esempio le apposite stanze per lo stazionamento dei server, a temperatura controllata – a esigenze estetiche, non meno importanti nel rispetto dello stile di AgoArchitetture. L’impronta dei due architetti è ben visibile già dall’ingresso, dove una luminosa reception accoglie l’ospite entrante subito pervaso da una sensazione positiva, pulita e lucente. La stessa illumina tutto il perimetro rispettando la disposizione delle armadiature. Il bianco predomina indisturbato. Sopra la reception, un rettangolo di luce a led ne ripassa il contorno. A sinistra vi è uno spazio per l’accoglienza degli ospiti mentre, a destra, si trovano gli uffici operativi separati da un vetro acidato e caratterizzati da spazi più generosi e da un arredamento rinnovato. Qui, il nero primeggia e tinge le sedie ergonomiche, i piani di lavoro in fenix e i grandi armadi a muro tutt’intorno.

A fianco alla reception, una scalinata guida al piano superiore. La direzione è suggerita dalla linea di luce, rigorosamente LED a luce naturale, che conduce al piano superiore dalla scala trasformandosi in fasce luminose sequenziali che percorrono le pareti laterali fino al soffitto. L’intento dei due architetti è quello di conferire spazialità e profondità al lungo corridoio. Percorrerlo, regala una sensazione di sicurezza e calore; anche nei momenti in cui cede il passo all’ingresso degli ambienti laterali, di cui è fiero precursore. Il motivo predominante in questo secondo piano – quello interamente ideato da Guido e Antonio – è il rivestimento in rovere naturale delle pareti e delle porte d’ingresso agli uffici direzionali, interrotto da un lato dai pannelli metallici scorrevoli che proteggono la stanza dei server, dall’altro dalle vetrate fumé a tutta altezza che donano riservatezza alla sala riunioni. Anche le maniglie scure delle porte sono un piacevole dettaglio in cui perdersi.

Tra gli spazi più importanti vi è la sala riunioni. Il tavolo centrale in rovere sospende il contesto cromatico in cui è inserito, ove predominano i colori scuri del soffitto e quelli chiari dell’intonaco. Elemento distintivo della stanza è il controsoffitto metallico: oltre a vantare proprietà fonoassorbenti e isolanti, è composto da doghe rimovibili, al di sopra delle quali si nascondono gli impianti elettrici e di areazione.

Come spesso accade negli interventi di AgoArchitetture, in questa stanza sono chiamate a incontrarsi due fonti di luce diversa: la lampada nera che pende sul grande tavolo soddisfa il bisogno di luce diretta; quella perimetrale radente illumina timida il perimetro del soffitto in lamiera forata. Entrambe sono studiate per risultare il più possibile in equilibrio tra loro, compensando quella naturale proveniente dalle grandi finestre.

Un disegno essenziale, quello dei due architetti, che risponde perfettamente all’intento iniziale dei due committenti. Come sempre, il progetto è il frutto dell’incontro di più pensieri, esigenze e intenzioni nobili, come in questo caso. La sensibilità e l’accuratezza di Antonio Candussio e Guido Guazzo sta nel saperle capire, semplificare e armonizzare tra loro.