In principio dalla luce che, seppur presente in modo naturale e artificiale, non godeva di giusta valorizzazione: vagava in un labirinto di tramezze per poi spegnersi sul pavimento di colore scuro. Risultava uno spazio piuttosto buio, nonostante la presenza di tre ampie porte finestre affacciate a Nord-Ovest. L’impressione generale era quindi di uno luogo frammentato e angusto in cui più ambienti divisi tra loro condividevano uno scopo comune.
I committenti, largamente appoggiati dallo studio AGO Architetture, volevano realizzare un ambiente ordinato e molto più luminoso, all’apparenza dilatato. L’esigenza a cui dare risposta è stata fin da subito quella di separare degli spazi senza tuttavia realizzare delle pareti. La demolizione delle tramezze, del pavimento e la rimozione della cucina precedente sono state il primo passo.
Il risultato è ora un nuovo spazio rettangolare semplificato e concettualmente separato in due – cucina e soggiorno – la cui transizione si celebra intorno a chi lo attraversa. Il passaggio tra cucina e soggiorno infatti è evidenziato dal cambio di pavimentazione, dai colori dell’arredo, dalle finiture delle pareti e del soffitto: il gres porcellanato della cucina diventa legno di rovere del soggiorno, l’arredo scuro si fa bianco luminoso, esattamente come le pareti e i soffitti. Lasciandosi alle spalle l’ingresso, si incontra subito sulla sinistra la cucina con la sua isola, dalle ante in fenix nero ingo e legno di olmo.
La continuità piano in quarzo nero viene interrotta soltanto dal lavabo integrato e dal piano cottura, posto al centro dell’isola, con aspirazione integrata. Le colonne con ante a tutta altezza sono state volute appositamente per sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Superata la cucina a sinistra e senza accorgersene, ci si trova di fronte al soggiorno. Uno spazio arioso, ben illuminato da luci a LED – dirette e indirette – che scorrono lungo tutto il perimetro, anche della cucina.