Eleganza funzionale

Ristrutturazione di un appartamento a Trieste

Il Progetto

Trieste
2021

AGO Architetture sorprende, come sempre, per l’empatia con cui riesce a capire, assecondare e soddisfare le esigenze anche del committente più meticoloso.

Questo è infatti il caso della ristrutturazione di un appartamento privato a Trieste: 130 m2 siti in una zona residenziale tranquilla, dotata di terrazza con vista panoramica. A primo acchito il locale si mostrava angusto e piuttosto buio – la carta da parati ne peggiorava la luminosità – la divisione degli spazi era frammentata, disordinata e disorganizzata. Ad Antonio Candussio e a Guido Guazzo è parsa quindi immediatamente chiara l’esigenza di donare luce, nuova freschezza e ariosità all’intero ambiente. L’idea si è subito concretizzata nella demolizione di alcune pareti interne e nella completa rimozione della carta da parati che allestiva gran parte dei muri.

L’impianto idraulico ha subito una pesante variazione, quello elettrico è stato interamente rifatto così come i serramenti a doppio vetro, per evitare dispersione di calore. L’appartamento è inoltre dotato di impianto di raffrescamento canalizzato a soffitto.

I committenti desideravano una casa elegante, che risultasse al contempo minimale (in tipico stile AGO Architetture) e il più possibile funzionale. La richiesta è stata fin dal principio ben accolta e assecondata dai due architetti che hanno ripensato integralmente gli spazi e ricostruito nuove pareti in cartongesso.

Il luogo risulta oggi suddiviso in uno spazio di 70 m2 con cucina e soggiorno, tre stanze (di cui la camera da letto padronale con cabina armadio, lo studio e una seconda camera da letto) due bagni, un ripostiglio a scomparsa e la zona tecnica con lavanderia. L’ingresso prepara a un lungo e spazioso corridoio costeggiato a destra da doppie armadiature a tutta parete. Per rispettare l’esigenza di funzionalità, è stato creato all’interno di queste uno spazio nascosto che funge da ripostiglio e a sua volta conduce direttamente sull’isola in cucina.

I due architetti in sede di progettazione si sono spinti a tal punto da immaginare i committenti muoversi in quella dimensione, nella quotidianità della loro abitazione. Così, è venuto naturale pensare a come potesse essere comodo, una volta entrati in casa con le borse pesanti della spesa, poterle appoggiare direttamente all’interno della dispensa e poi in cucina, attraverso il passaggio segreto.

La volontà di una zona giorno così spaziosa invece, prescinde dai criteri di funzionalità e ariosità di cui si parlava in partenza, ma rappresenta un desiderio dei padroni di casa di assecondare i loro momenti di convivialità. L’isola centrale e il grande tavolo a fianco sono lo sfondo ideale per aperitivi con amici o cene al lume di candela.

I due bagni sono stati rivestiti interamente di resina cementizia (pareti e pavimento rappresentano un unicum) così da risultare color grigio antracite. Lo stesso colore si ritrova nelle scaffalature in lamiera naturale posizionate sia di fianco la porta d’ingresso sia in soggiorno, dove accolgono una fornita libreria. In generale, il motivo dell’abitazione segue i colori dei materiali utilizzati: così il sabbia caratterizza il pavimento in doghe di legno di rovere massello, ma anche le cassettiere dei bagni, anch’esse in rovere. Il bianco invece, è il colore degli intonaci, dei sanitari e del corian (con cui e stata rivestita la cucina).

Il colore ha sempre rappresentato per AgoArchitetture un elemento di grande rilievo nei loro progetti di interni, così come la luce. In questo caso è a led a temperatura naturale ed è inserita nelle nicchie perimetrali che e i due architetti hanno ricavato dal soffitto. Da lì fuoriesce e illumina talvolta l’alto, talvolta il basso; a seguire delicatamente i profili degli arredi che incontra. Oltre a questi accorgimenti, sono state create delle fasce di luce dalle forme geometriche variabili (rettangolare sopra l’isola in cucina, retta sopra il corridoio) quasi a risaltare le forme perimetrali dello spazio e a guidare il visitatore al suo interno. Nel guardare lavori come questo, risulta naturale pensare a come l’ascolto, il dialogo e il rispetto delle esigenze del committente siano in realtà la chiave d’accesso ai progetti più sorprendenti. Prima che allo spazio, Antonio Candussio e Guido Guazzo pongono attenzione alle persone che lo abitano: gusti, caratteri, esigenze diverse inevitabilmente producono e pretendono interpretazioni diverse.